LECCO – L’agenesia del corpo calloso indica la mancanza congenita, totale o parziale, dei ponti di collegamento (commissure) tra l’emisfero destro e quello sinistro del cervello. Queste commissure servono per il passaggio interemisferico delle informazioni. Le aree corticali dei due emisferi sono collegate le une alle altre da fibre che decorrono nel corpo calloso. Poichè le due metà del cervello, destra e sinistra, possiedono capacità indipendenti di comunicazione, elaborazione e controllo motorio, la presenza del corpo calloso è necessaria per la loro cooperazione funzionale. Tra le funzioni più importanti del corpo calloso c’è, infatti, quella di permettere che un’informazione depositata nella corteccia di un emisfero sia disponibile anche per la corrispondente area corticale dell’emisfero opposto.
Questa malformazione va ad incidere sul linguaggio espressivo e sulla motricità bucco-facciale del bambino, causando in lui soprattutto deficit fonologici e morfo-sintattici. A ciò si accompagnano difficoltà nelle abilità scolastiche e relazionali, così come nella distinzione tra il significato letterale e idiomatico di una frase.
La forma completa dell’agenesia è la più comune, quasi il 30% dei casi, ma esistono anche forme in cui la sostanza del corpo calloso manca in proporzioni minori, tanto che in molte occasioni questa sindrome può presentarsi in maniera asintomatica. Proprio a causa della sua forma senza sintomi, il dato dell’incidenza di questa condizione neurologica è indubbiamente sottostimato: circa l’1% della popolazione.
Altri sintomi tipici di questa malformazione possono essere:
La già citata criticità nella distinzione tra significato letterale e idiomatico porta con sé la tendenza a prendere tutte le conversazioni in maniera letterale, problemi nel comprendere l’umorismo astratto e una vera e propria immaturità sociale. Per molti dei soggetti portatrici di agenesia del corpo calloso impegnarsi in una conservazione appropriata è davvero molto complicato: quando il bambino capisce cosa è stato detto e decide di contribuire al discorso con il suo parere, l’argomento è già passato.
Il corpo calloso si sviluppa nel feto tra le 5 e le 18 settimane, pertanto la diagnosi prenatale di agenesia non dovrebbe essere fatta prima delle 19 settimane. Un bambino con agenesia del corpo calloso richiede un protocollo riabilitativo particolare, basato soprattutto sulla logoterapia. L’aprassia bucco-facciale è un deficit importante da rieducare, affinchè egli possa imparare a controllare le posizioni dei muscoli articolatori. Questo lavoro dovrà avvenire tramite imitazione oppure ordine verbale. Un’altra dimensione della terapia riabilitativa dovrà essere quella di tipo psicomotorio.
La prognosi dipende dalla presenza di anomalie associate e dall’entità dell’agenesia. L’impatto sulla capacità cognitiva è limitato, quindi il quoziente intellettivo è solitamente nel range della normalità. Il rischio di ricorrenza in una successiva gravidanza è del 2-3%. (es. audiolibri e sintesi vocale per i dislessici), strategie metodologiche didattiche alternative (es. relativamente alla tempistiche del compito) e percorsi abilitativi-riabilitativi neuro-psicologici, anche con l’ausilio di software compensativi).
Questo articolo è stato scritto dal Dr. Alberto Zicchiero dello studio medico Isolago, Lecco.
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